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Villa Morassutti

L’arch. Bruno Morassutti, innamorato di San Martino di Castrozza, nel 1956 riuscì a trovare un luogo incantevole per edificare la sua villa: in pieno centro, a pochi passi dalla chiesa e dalla piazza principale, e tuttavia immersa nel verde dei boschi e dei prati che circondano il paese.

Nel progettare questa residenza per la propria famiglia, quindi libero dai vincoli di un committente, l’arch. Morassutti poté mettere pienamente in pratica l’esperienza acquisita durante il periodo di lavoro presso lo studio-scuola di Frank Lloyd Wright a Taliesin. Realizzò questa casa quasi in omaggio al maestro, adottando caratteristiche morfologiche modulari e tecnologiche ricavate dal modello delle “Usonian Houses”.

Costruita su un basamento in muratura di pietre locali, la villa ha la restante parte superiore costituita essenzialmente da pannelli modulari prefabbricati che si alternano a grandi vetrate. Il tetto è supportato da una serie di colonne in legno, ben visibili sia lungo il perimetro esterno che all’interno; esse sono staccate dal basamento in pietra mediante un perno metallico, ma sono anche staccate dalle pareti perimetrali che possono così “correre liberamente” dietro a loro dando un piacevole senso di ritmo e leggerezza.

Lo schema rigorosamente quadrato della pianta è attraversato dalla grande sala di soggiorno, che si sviluppa a diversi livelli delimitati da bassi muretti in pietra che altro non sono se non i prolungamenti dei muri esterni di base. Attorno a questa ampia sala centrale sono disposte le camere da letto, la cucina e la sala da pranzo.

La Villa ha undici posti letto, un soggiorno molto grande con un caratteristico caminetto con focolare posto al centro, tre bagni, una terrazza dalla quale è possibile ammirare lo splendido panorama delle Pale di San Martino. È completamente circondata da un’area verde di proprietà, parte a giardino e parte a boschetto.

La casa è dotata di ampio garage con due comodi posti auto.

Ospitalita’

Villa Morassutti dispone di due camere matrimoniali, una camera familiare con quattro posti letto (due a castello e due singoli), e una camera con letto singolo al piano superiore, servite da due comodi bagni, uno con doccia e uno con vasca da bagno; al piano inferiore c’è un’altra camera con letto a castello e un bagno più piccolo dotato di lavatrice e stenditoio.

Le camere sono complete di piumini, coperte e cuscini e dotate di lenzuola e biancheria da bagno.

L’arredamento della casa, semplice e funzionale, è completamente su misura e costituisce una testimonianza completa della filosofia progettuale dell’arch. Bruno Morassutti.

La cucina è dotata di frigorifero, cucina a gas e forno elettrico, doppio lavello inox e lavastoviglie.

Negli armadietti troverete tutto il necessario per cucinare, servizi completi di piatti, bicchieri, posate e ogni altra cosa utile per un piacevole soggiorno.

Il grande tavolo in legno della sala da pranzo consente a 11/12 persone di mangiare comodamente, ma è disponibile anche una prolunga per consentire di condividere i vostri pasti in allegria con gli amici.

La Villa per l’arch. Bruno Morassutti

La Villa Morassutti a San Martino di Castrozza (Trento – Italia) realizzata negli anni 50, è una delle opere emblematiche dell’architetto Bruno Morassutti, progettata e realizzata durante il sodalizio professionale con l’arch. Angelo Mangiarotti. La casa reinterpreta sia le case della tradizione montana del luogo (per materiali e finiture in particolare), ma nell’impostazione planimetrica reinterpreta anche la tradizionale casa “alla veneta” con grande spazio centrale passante con funzione di soggiorno e disimpegno, rappresentato dall’ampio e articolato “living” polifunzionale, cuore dell’abitazione sia da un punto di vista funzionale, sia estetico e simbolico.

L’impostazione della casa, ma anche alcuni dettagli, evidenziano comunque il riferimento sia ad alcune realizzazioni di Frank Lloyd Wright (presso la cui scuola-studio Morassutti trascorse un importante periodo di formazione post-universitaria), ma anche a certi interni di matrice giapponese. La casa, inoltre, nella sua organizzazione planimetrico-distributiva, supera il tradizionale concetto di alloggio moderno, di matrice europea, basato soprattutto sulla giustapposizione fra “zona giorno” e “zona notte” e guarda a modelli più avanzati nella relazione fra i diversi spazi, fattore che la rende innovativa per l’epoca ma anche  particolarmente contemporanea.

Arch. Francesco Scullica

Francesco Scullica – Architetto, P.hd in Architetture degli Interni, professore associato in disegno industriale presso il Dipartimento del Design del Politecnico di Milano, direttore scientifico del Master Interior Design del Politecnico di Milano, autore del testo “Bruno Morassutti. Quattro realizzazioni. Un percorso metodologico” edito da Franco Angeli nel 1999.