Nato nel 1920 a Padova, dopo gli studi classici si iscrisse alla facoltà di Architettura dell’Istituto Universitario di Venezia (IUAV), dove si laureò nel 1946. Il numero di laureati in quell’anno fu inferiore a dieci, e diversi di loro sarebbero poi divenuti famosi: ad esempio Marcello D’Olivo, Edoardo Gellner e Angelo Masieri.
Con un numero così esiguo di studenti, grazie anche alla grande apertura mentale e disponibilità di Giuseppe Samonà – eletto Direttore proprio in quegli anni – l’affiatamento degli allievi con docenti e assistenti era ottimo.
Nonostante questa preparazione ottimale, il giovane architetto Bruno Morassutti si sentiva impreparato per affrontare la professione. Scrisse quindi a uno dei maestri del movimento moderno: Frank Lloyd Wright, che aveva aperto uno studio-scuola a Taliesin, nel Wisconsin. Lì, alla guida del grande maestro, gli allievi disegnavano e lavoravano, vivendo in una sorta di comunità. Nella primavera del 1949 Bruno Morassutti si trasferì negli Stati Uniti lavorando e studiando a Taliesin Est (Wisconsin) nel periodo estivo, e a Taliesin West (Arizona) in quello invernale. Ebbe così l’occasione, disse in seguito, di “apprendere e sperimentare quanto era mancato alla mia formazione universitaria”.