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Bruno Morassutti nasce a Padova nel 1920. Si laurea in architettura a Venezia nel 1947 e tra il 1949 e il 1950 completa la sua formazione frequentando la comunità studio di F.L. Wright a Taliesin West negli Stati Uniti.

Oltre alla vita comunitaria, alla vicinanza quotidiana con il maestro e i suoi lavori, l’incontro con altri maestri invitati come Perret, il soggiorno negli Stati Uniti significa anche l’incontro con le architetture di Mies van der Rohe a Chicago e con Neutra in California.

Un itinerario americano compiuto sulla strada da est a ovest, di cui rimangono le diapositive a colori delle architetture di Wright che Morassutti mostra a Milano al Politecnico – invitato dall’architetto Giò Ponti – e in una serie di lezioni tenute all’Università di Venezia – invitato dagli architetti Samonà e Scarpa – per illustrare l’opera del maestro. Quest’esperienza conclude la formazione di Morassutti e apre la sua attività professionale.

Nel 1955 apre lo studio a Milano con l’architetto Angelo Mangiarotti, con cui lavora fino al 1962. La loro attività spazia dall’urbanistica al design e all’architettura, con particolare attenzione ai problemi della standardizzazione, della prefabbricazione edilizia e del montaggio dei componenti.

Tra i progetti principali di Morassutti si ricordano il grattacielo cilindrico di Genova (1955- mai costruito), due capannoni industriali a Padova (1956 e 1959), la chiesa di “vetro” a Baranzate-Milano (1957), le case per appartamenti a Milano San Siro (1959) e via Quadronno (1962), la casa per appartamenti a Padova in via Falloppio (1963), il centro d’istruzione IBM a Novedrate (Como, 1973), le case per vacanza a San Martino di Castrozza (Trento, 1957) e il condominio Fontanelle sempre a San Martino di Castrozza; Massalubrense (Napoli, 1963 – 1964) e molti altri progetti.

Nel corso della sua carriera, Morassutti ha scritto articoli sulle principali riviste di architettura. Tra questi si segnalano in particolare quelli usciti su “Domus” nel 1955 e nel 1959 sull’opera di Frank Lloyd Wright.